Beppe Grillo
Les italiens ont donc voté, et le résultat n’est pas très probant. D’une part, cela a permis à Berlusconi de revenir sur le devant de la scène: on croyait en avoir fini avec lui, mais il vient de démontrer qu’en politique, il est toujours possible de faire un come-back, même si on traîne les casseroles les plus sordides. Mais pire, ils ont accordé leur confiance à un type qui fait encore plus peur, quand on lit les textes qu’il publie.
Défini comme un humoriste, Beppe Grillo n’est pas Coluche, qui avait posé sa candidature en guise de canular en 1981. Ses propose sont bien plus politiques que ne l’ont jamais été ceux de Coluche par le passé. Beppe Grillo n’est pas non plus, quoiqu’on en dise, Dieudonné. Il y a des choses nauséabondes dans les propos de Dieudonné sur les juifs et Israel en général, que je n’ai pas retrouvé en lisant la traduction en anglais des textes publiés sur le blog de Beppe Grillo.
Mais Beppe Grillo est un populiste, a côté duquel Mélenchon fait figure de centre-droit. Beppe Grillo est un théoricien du complot. Le complot de la finance, le complot américain, le complot du Mossad, le complot des politiques. Son blog sent la peur et la menace. Sur les deux premières pages, on ne voit qu’images de guerre (empruntées à la Seconde guerre mondiale, le point Godwin n’est pas loin…) et de désolation. Bref, le message de Beppe Grillo ne sent pas bon, ses relents de populisme donnent à réfléchir sur l’évolution des démocraties occidentales. Sa vision rancunière de l’économie, fondamentalement haineuse vis a vis de l’Allemagne, n’augure rien de bon pour l’Europe.
Ce matin, après la publication des résultats, le blog de Beppe Grillo était en rade. La rançon du succès…
NB: Pour les amateurs de technique, le blog de Beppe Grillo est publié en anglais et en italien, sous Typepad et osCommerce.
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Hervé Kabla, ancien patron d’agence de comm’, consultant très digital et cofondateur de la série des livres expliqués à mon boss.
Crédits photo : Yann Gourvennec
Ragioniamo senza farci condizionare dall’emotivita’. REPORT e’ un’ottima trnsmissioae, ma la giornalista non ha cercato di approfondire « particolari » fondamentali. La donazione della Borletti a Di Pietro(circa un miliardo di Lire) era rivolta alla persona, perche9′ il molisano, in quella data , non aveva ancora iniziato la sua attivita’ politica e l’IDV non esisteva. Diversa la situazione di Prodi, che faceva politica da tempo nello schieramento anti-berlusconiano. E che ha quindi versato i soldi, ricevuti dalla Borletti , al suo partito.Se Di Pietro ha spesso quei SOLDI SUOI per comprare due appartamenti, non ha fatto nulla di illegale. Inoltre, non e8′ vero che attualmente possiede 49 immobili. Ne possiede 9, in compropriete0′ con figli e moglie, che e8′ un avvocato affermato, e proviene da una famiglia benestante. Se utilizza questi immobili, tra cui i due comprati con i soldi della donazione Borletti, affittandoli al partito, non commette alcuna illegalite0′. Non esporta soldi in Tanzania(Bossi-Lega); non crea societe0′ off-schore ne riceve » cavalli » da Mangano e Dell’Utri(Berlusconi-PDL); non utilizza enormi finanziamenti illegali elargiti da uno Stato totalitario , l’URSS, che affama i i suoi cittadini(PCI ora PD); non incassa ingenti tangenti mensili (PSI di Craxi). I soldi degli affitti delle sedi, versati dall’IDV, rimangono all’IDV( di cui Di Pietro e’ il segretario ed il tesoriere), che e8 uno dei pochissimi partiti con il bilancio in attivo, certificato legalmente. c8 vero, perf2′, che GRILLO HA INSEGNATO A TUTTI I POLITICI A RIFIUTARE I FINANZIAMENTI PUBBLICI, SPENDENDO POCHISSIMO PER LE CAMPAGNE ELETTORALI. c8 l’ IDV deve imitare subito l’ ottimo metodo Grillo, se vuole continuare a battersi per la moralizzazione della politica. Non dimentichiamo, perf2, che, prima che nascesse il Movimento 5 Stelle, DI PIETRO E’ RIUSCITO A SPAZZARE VIA UN’ INTERA CLASSE DIRIGENTE DI POLITICI LADRONI, SENZA SCATENARE UNA GUERRA CIVILE, E CHE c8′ STATO L’UNICO A BATTERSI FRONTALMENTE , PER 18 ANNI, CONTRO BERLUSCONI E LE SUE AGGUERRITE SCHIERE DI MERCENARI(POLITICI, IMPRENDITORI, GIORNALISTI, DIRIGENTI DELLO STATO, ECC..). E lo ha fatto senza compromessi, rifiutando , fin dall’inizio , di farsi comprare da » pompetta » con l’ incarico di Ministro. E la sua opposizione non e8 paragonabile a quella FINTA dei D’Alema, Violante, Veltroni e Renzi. DUE SOLI ERRORI HA COMMESSO : 1- consentire al figlio di fare politica 2- accettare le candidature di De Gregorio, Scilipoti, Razzi e Maruccio. Il primo GRAVE ERRORE, tipica manifestazione di familismo italico, e’ stato commesso da quasi tutti i politici di tutti i partiti. Andreotti(il genero), Forlani(il figlio), Rauti(la figlia), Fassino(la moglie), Bossi(figli e fratello ), Caparrini(figlio), Berlusconi (amanti ed escort), Lombardo (figlio), Berlinguer (fratello), De Mita(nipote), Craxi (figli e cognato) , ecc. Questo squallido elenco non assolve certamente Di Pietro. Il secondo errore NON c8′ GRAVE perche9 il molisano e’ un essere umano e non e8 ancora in grado di conoscere il futuro. Concludendo, Di Pietro rimane una persona onesta, nonostante il figlio « politico », ed un’alleanza tra l’IDV ed il Movimento 5 Stelle costituirebbe una speranza per il futuro dell’Italia.